PORTO TORRES - Ritorna puntuale il dibattito sulle assenze dei consiglieri comunali che presuppongono sempre una valutazione approfondita delle giustificazioni addotte dall'interessato. Il tema sulla richiesta di decadenza del consigliere Gianluca Tanda finalizzata alla predisposizione della proposta deliberativa verrà discusso nella seduta del prossimo consiglio comunale. Tredici candidati della lista “Proposizione” avrebbero firmato un documento per sottolineare come le assenze fatte dalle sedute consiliari per dieci volte consecutive dal consigliere Tanda sarebbero prive di giustificazione tali da determinare la sua decadenza.

«Premesso che nutro seri dubbi che tredici candidati della nostra lista abbiano sottoscritto detto documento - sottolinea Tanda - anche perché diversi mi hanno chiamato prendendone le distanze, tengo a precisare che le mie assenze dal Consiglio comunale, come risulta inequivocabilmente dagli atti, sono tutte ampiamente giustificate nel rispetto del Regolamento dell’assemblea consiliare e della normativa e giurisprudenza in materia». Il consigliere si difende dagli attacchi di alcuni colleghi candidati nella stessa lista di “Proposizione” che ritengono debba lasciare l’incarico «per non aver rispettato la fiducia dei propri elettori».

Ico Bruzzi, il primo dei non eletti della lista Proposizione aveva fatto sentire la sua posizione sostenendo che il consigliere Tanda per le dieci assenze consecutive fatte senza giustificazione, in altrettante sedute di consiglio comunale avrebbe dovuto lasciare l'incarico. Secondo la tesi sostenuta da Bruzzi, considerando il Regolamento sul funzionamento del consiglio, quelle assenze non giustificate dovrebbero determinare la decadenza di Tanda e il successivo ingresso dell’assemblea degli eletti dello stesso Bruzzi. «Tengo a specificare - sostiene Tanda - che lo spirito propositivo della lista, che viene citato, purtroppo è da subito venuto a mancare dopo il primo turno elettorale a causa dell’insoddisfazione da parte di alcuni per il risultato personale conseguito». Mentre adesso «sono stato oggetto, da parte di taluni, di attacchi dai contenuti diffamatori volti a denigrare la mia figura laddove si sarebbe dovuto parlare apertamente e condividere dubbi, paure e problemi come un vero gruppo dovrebbe fare».

Il consigliere spiega come da circa un anno e mezzo non gli sia mai stata chiesta alcuna disponibilità da parte di nessun “gruppo” interno alla lista “Proposizione” per nessun confronto: «disponibilità che oggi non potrei mai dare a chi mi denigra per scopi di carattere personale – aggiunge – perché non si può calunniare una persona e poi chiedere un incontro come se non fosse accaduto niente». «Speravo comunque - conclude il consigliere Gianluca Tanda - che il tempo portasse a redimere un pensiero infondato e che, scusandosi, qualcuno potesse tornare sui suoi passi in modo tale da poter rincominciare un rapporto sincero e costruttivo».