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A.B. 26 settembre 2016
Traffico di coca: sequestrati 2,3milioni al boss
La Guardia di Finanza di Cagliari ha applicato le misure di prevenzione sui beni del capo di un’organizzazione di trafficanti di cocaina: sequestrato 2,3milioni di euro in beni vari al capo del sodalizio


CAGLIARI – E' di 2,3milioni di euro il valore dei beni sequestrati dalla Guardia di Finanza di Cagliari ad un uomo individuato come il vertice di un sodalizio di trafficanti di sostanze stupefacenti, con base a Sestu. Il provvedimento di vincolo patrimoniale è stato emesso dal Tribunale di Cagliari, su proposta della Direzione Distrettuale Antimafia, al termine di complesse investigazioni svolte dai militari del Nucleo di Polizia Tributaria di Cagliari, in collaborazione con la locale Squadra Mobile. L'attività è partita proprio dalle indagini condotte dalla Polizia nei confronti di un pericoloso sodalizio criminale dedito al traffico di stupefacenti, capeggiato da un 55enne di Sestu, sviluppatosi poi attraverso il sequestro, nell’ottobre 2013, di 25chilogrammi di cocaina.

L’attività investigativa culminata, alla fine dello scorso anno, nell’esecuzione di misure coercitive (arresti in carcere ed ai domiciliari per i componenti dell’organizzazione) e di sequestrare beni, sotto la direzione della Dda, che ha coordinato le operazioni del Gico e della locale Squadra Mobile. Negli ultimi mesi, sono stati svolti ulteriori accertamenti per applicare le misure di prevenzione patrimoniali, ricorrendo agli strumenti normativi del Testo unico antimafia, che consente di sequestrare beni in capo ai soggetti indiziati di delitti di particolare gravità, tra i quali quello dell’associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, contestato agli indagati nell’ambito di separato procedimento penale. Il sequestro “di prevenzione” (che va ad aggiungersi a quello penale, che ha già bloccato tutti i beni degli associati) colpisce il principale esponente del sodalizio, che, nell’arco temporale esaminato (circa trent'anni), pur non avendo dichiarato redditi o avendone dichiarati in misura esigua, direttamente o indirettamente, ha effettuato investimenti in attività commerciali ed in immobili, provvedendo ad intestare fittiziamente i beni a terze persone, per ostacolare un’immediata ricostruzione del suo reale patrimonio.

Il sequestro ha riguardato anche i beni di tre aziende di Elmas e di Sestu; si tratta di società costituite ed alimentate con capitali di origine illecita, che risultano intestatarie di numerosi fabbricati e terreni. Complessivamente, sono stati sottoposti a sequestro quattordici tra appartamenti e ville, quarantaquattro terreni, sedici rapporti di natura finanziaria (conti correnti, titoli e polizze), partecipazioni societarie per 20mila euro, quattro cavalli da corsa, un’autovettura e la somma di 20mila euro, trovata in contanti durante gli arresti del dicembre 2015. Quella appena conclusa, rappresenta l’ennesima attività investigativa delle Fiamme gialle per contrastare il crimine organizzato, attraverso l’aggressione dei patrimoni illecitamente accumulati. Nell’ultimo biennio, il Gico di cagliari ha sottoposto a sequestro o confisca complessivamente beni per circa 19milioni di euro.


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