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A.B. 24 settembre 2016
Zone interne: masterplan contro lo spopolamento
«L´antidoto è il lavoro. Vincente il legame fra coste e interno», ha dichiarato l´assessore regionale della Programmazione e del Bilancio, presente ad Austis


AUSTIS - Un masterplan per rilanciare le zone interne che metta insieme strategie e risorse ed abbia come filo conduttore un legame sempre più forte fra coste ed interno. L'assessore regionale della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci da Austis lancia un messaggio chiaro: per contrastare lo spopolamento delle zone interne dell'Isola, tema del convegno organizzato dal Banco di Sardegna, bisogna creare lavoro e sviluppo. Ed alla Regione Autonoma della Sardegna, in questo sistema, spetta creare le condizioni perché le imprese abbiano interesse ad insediarsi e, soprattutto, restare nei territori. «È l'unica strada possibile, solo la disponibilità di lavoro può far rinascere le zone interne - ha detto Paci - La Regione può e sta facendo il possibile per creare condizioni favorevoli e in queste zone i presupposti ci sono tutti: qualità della vita senza pari, cibo e tradizioni uniche, ed è questo che i turisti moderni cercano, l'identità e l'unicità, prodotti e stili di vita che non si trovano in nessun altro posto al mondo. Su tutto questo bisogna puntare, creando un'offerta che si integri con quella del mare e ne diventi un forte, irrinunciabile valore aggiunto».

Il vicepresidente della Regione ha poi ricordato l'insieme di strategie che in questo momento sono in campo a favore delle politiche per le aree interne. Dalla Strategia Nazionale per le Aree Interne, con 7,5milioni di euro alla programmazione territoriale fino al Patto per la Sardegna che con 1,5miliardi di risorse straordinarie in più rispetto al 1,5miliardi previsti è una prima risposta del governo al tema dell'insularità passando per Isc@la. «La Snai realizza l'idea di Fabrizio Barca di portare avanti contemporaneamente politiche di sviluppo e che garantiscono i servizi, ma non bastano i servizi, dobbiamo aver tutti più opportunità di lavoro - ha ribadito il vicepresidente regionale - Una cosa dev'essere chiara: non possiamo assolutamente pensare di risolvere il problema del lavoro dell'interno con assunzioni pubbliche, gli attuali bilanci lo rendono impossibile. Dobbiamo invece creare le condizioni perché le imprese private si sviluppino e autosostengano. Vogliamo attività economiche che si localizzino nel territorio e siano sane, che facciano profitti, e che dunque abbiano interesse a restare. Le opportunità ci sono: abbiamo attrattori naturali, culturali, artistici, archeologici e dobbiamo essere capaci di mettere tutte queste cose a sistema». Al convegno, erano presenti il presidente del Banco di Sardegna Antonello Arru, il direttore generale e presidente della commissione regionale Abi Giuseppe Cuccurese, il presidente della Camera di Commercio di Nuoro Agostino Cicalò ed il sociologo Gianfranco Bottazzi.

«Il Banco ha tutto l'interesse a che le zone interne non continuino a spopolarsi, perché sono una fonte enorme di raccolta e di risparmio, e dal risparmio la banca trae le risorse per svolgere tutte le sue attività istituzionali - ha sottolineato Arru - In ogni caso è massima la nostra disponibilità, nei limiti ovviamente previste dalle regole bancarie, di utilizzare risorse per agevolare lo sviluppo perché soltanto con lo sviluppo si può evitare lo spopolamento». Cuccurese ha ribadito i due punti di forza dell'economia della Sardegna, «agroalimentare e industria e su questi tutti insieme dobbiamo unire le nostre forze. Abbiamo notato che chi fa risparmio e investe lo fa nei posti dove lavora non dove vive, ma stiamo lavorando a un nuovo progetto per dare un servizio migliore sul territorio di origine». «Mettiamo insieme accoglienza, saper fare, competenze, tradizioni, alta tecnologia - ha concluso Paci - senza pensare di rifare le cattedrali nel deserto, ma costruendo un ecosistema solido, in salute, che dia quelle risposte ai giovani che vogliono rimanere nei piccoli paesi ma rimarranno solo se ci sarà lavoro».

Nella foto: un momento dell'incontro
7:12
Paole d´ardina della neo presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde: A noi interessa avere la squadra migliore ed è centrale la discontinuità rispetto al passato per riuscire con velocità a superare le sfide che ci aspettano e ad affrontare i problemi dei sardi e della Sardergna


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