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M.P. 23 settembre 2016
Liberata nelle acque delle Saline la tartaruga Marte
Si chiama Marte, è una Caretta caretta e sabato 17 settembre è stata liberata nella spiaggia delle Saline a Stintino, dopo quattro mesi di ricovero presso il Crama, il Centro di Recupero degli Animali Marini dell´Asinara


STINTINO - Si chiama Marte, è una Caretta caretta e sabato 17 settembre è stata liberata nella spiaggia delle Saline a Stintino, dopo quattro mesi di ricovero presso il Crama, il Centro di Recupero degli Animali Marini dell'Asinara. La tartaruga era stata ritrovata lo scorso 3 maggio sulla spiaggia del villaggio vacanze Le Tonnare Village, in evidente stato di difficoltà per la perdita del bulbo oculare sinistro, ed era stata subito soccorsa dagli operatori del Crama e trasportata all'Asinara.

«L'esemplare ha perso l'occhio a causa di un amo da pesca, ingerito, con tutta probabilità, insieme a un'esca – ha spiegato il veterinario del Crama, Daniele Denurra –. All'arrivo al Centro, a maggio, è stata immediatamente sottoposta a indagini diagnostiche, che hanno rivelato anche un'infezione intestinale, dovuta sicuramente all'ingerimento di materiali di plastica». La tartaruga è stata messa in libertà dagli stessi operatori del Crama che l'hanno salvata quattro mesi fa. Il ritorno in mare di Marte è stato salutato dagli alunni della Scuole primaria e della Scuola secondaria di primo grado di Stintino, oltre che dal Presidente pro tempore dell'Ente Parco dell'Asinara, Antonio Diana.

«Il lavoro del Crama è motivo di grande soddisfazione per l'Ente Parco – ha commentato Diana –, è un centro di eccellenza, che si avvale di tecnologie all'avanguardia, un vero fiore all'occhiello per l'isola e per l'intero bacino del Mediterraneo». Il Crama si occupa del monitoraggio e del recupero degli esemplari di Caretta caretta, ma esegue anche studi di genetica in collaborazione con l'Università di Sassari, e ha effettuato, ad oggi, la marcatura satellitare su un esemplare di tartaruga marina, e su un esemplare di Chelonia mydas (tartaruga verde). Attualmente, nel Centro di Recupero, che ha sede a Cala Reale, sono in cura otto esemplari di Caretta caretta, due dei quali sono prossimi dall'essere liberati.
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