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A.B. 3 settembre 2016
Trasporti pubblici: l´urlo dal Coros
Ecco il documento che, i sindaci dei paesi appartenenti all´Unione dei Comuni del Coros, hanno inviato in Regione contro il nuovo sistema tariffario del trasporto pubblico locale. I sottoscrittori del documento, rappresentanti dodici Comuni del hinterland di Sassari e per un totale di oltre 30mila cittadini, hanno chiesto alla Regione di rivedere alcuni punti delle ultime decisioni prese, ribadendo la necessità di essere almeno ricevuti ed ascoltati


SASSARI - Ecco il documento che, i sindaci dei paesi appartenenti all'Unione dei Comuni del Coros, hanno inviato in Regione contro il nuovo sistema tariffario del trasporto pubblico locale. I sottoscrittori del documento, rappresentanti dodici Comuni del hinterland di Sassari e per un totale di oltre 30mila cittadini, hanno chiesto alla Regione di rivedere alcuni punti delle ultime decisioni prese, ribadendo la necessità di essere almeno ricevuti ed ascoltati. Il documento è firmato dai primi cittadini Federico Tolu (Muros e presidente dell'Unione), Franco Spada (Cargeghe), Andrea Modetti (Codrongianos), Giovanna Sanna (Florinas), Antonio Sau (Ittiri), Toni Faedda (Olmedo), Giovanni Serra (Ossi), Carlo Sotgiu (Ploaghe), Giancarlo Carta (Putifigari), Mauro Scarpa (Tissi), Lucia Cirroni (Uri) ed Antonio Brundu (Usini), e Sassarinews.it lo propone ai suoi lettori in modo integrale.

Con la presente, i sottoscritti sindaci dei Comuni appartenenti all’Unione dei Comuni del Coros, intendono manifestare il proprio disappunto e la propria contrarietà rispetto ai contenuti della deliberazione della Giunta Regionale n.20/6 del 12 aprile, così come integrata dalla deliberazione n.40/4 del 6 luglio, in riferimento all’istituzione delle nuove tariffe per il trasporto pubblico terrestre di linea. In primo luogo, si ritiene assolutamente ingiustificabile che le nuove tratte tariffarie, in particolare per i tragitti inferiori a 30chilometri, abbiano ora un range di 10chilometri, comportando importanti aumenti (anche del 25percento) del costo del biglietto per “corsa semplice”. Altro elemento che non ci trova in sintonia col contenuto delle delibere summenzionate riguarda l’eliminazione del biglietto “andata/ritorno”, determinando un ulteriore aggravio di costi a carico dell’utenza che, nella fattispecie, è peraltro spesso costituita da anziani con esigenza di recarsi in città per qualche ora e rientrare quindi nel proprio paese. L’istituzione del “biglietto giornaliero”, con costi estremamente elevati, non risolve e né attenua il problema. Un’ulteriore criticità è costituita, a parere dei sottoscrittori, dalla decisione di attuare quella che viene definita una “ulteriore semplificazione […] mediante l’abolizione dei criteri di differenziazione basati sulle soglie Isee (studenti e over65), con sconti tariffari mediamente equivalenti a cui si aveva diritto sotto la precedente soglia Isee, al fine di tutelare le suddette categorie (tenuto anche conto che la recente riforma nazionale ha introdotto regole di calcolo più stringenti e portato ad un Isee mediamente più elevato)”.

Tale decisione ha determinato l’aumento del costo degli abbonamenti per le fasce sociali più deboli ed una riduzione del costo degli abbonamenti per le fasce più abbienti in contrasto non solo con il principio costituzionalmente garantito della progressività, e quindi della giustizia sociale, ma anche del semplice buon senso. Peraltro, si ritiene che sarebbe sufficiente, a seguito dell’introduzione del nuovo metodo di calcolo per l’Isee, che ha “mediamente elevato” il valore del reddito equivalente, sollevare le soglie di applicazione per garantire la necessaria equità. Appare inoltre alquanto ingiustificata l’applicazione di una sovrattassa sul costo del biglietto qualora questo venga effettuato direttamente a bordo del mezzo: infatti, tale balzello non può essere imputato a colpa del passeggiero, ma talvolta, specialmente nei Comuni più piccoli, all’assenza di una biglietteria o altro punto vendita. Un’ultima riflessione merita il fatto che, nell’anno in corso, il costo medio del gasolio (che rappresenta un importante elemento di costo in questo tipo di servizi) è inferiore al costo medio, per ogni singolo anno, dell’ultimo quinquennio. Per tutte le motivazioni sopraelencate i sottoscritti sindaci chiedono: Il ritorno alle precedenti tratte tariffarie, almeno per le tratte inferiori ai 30chilometri; la reintroduzione del biglietto a/r; la reintroduzione dell’Isee per determinare il costo degli abbonamenti di studenti e anziani modificando le soglie di applicazione; una maggiore capillarizzazione di biglietterie anche, per esempio, con distributori automatici.
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