A.B.
27 agosto 2016
Operazione Seggiolone: quattordici indagati a Cagliari per corruzione
L´inchiesta aperta tre anni fa punta a far luce su corruzioni relativi ad ausili medici. Stando alle prime informazioni, sarebbero coinvolti medici, dipendenti Asl, imprenditori ed utenti del servizio
CAGLIARI – Operazione Seggiolone. Si chiama così l'inchiesta aperta tre anni fa dalla Procura della Repubblica di Cagliari, per far luce su corruzioni relative ad ausili medici, scattata dopo una denuncia presentata dall'Asl di Carbonia.
Non si conoscono ancora i nomi dei quattordici indagati (che si sapranno solo quando cadrà il segreto istruttorio, con l'avviso di conclusione delle indagini preliminari), ma stando alle prime informazioni, sarebbero coinvolti medici, dipendenti Asl, imprenditori ed utenti del servizio, accusati a vario titolo di corruzione e comparaggio. Secondo gli inquirenti, coordinati dal pubblico ministero Enrico Lussu, il giro di corruzione ruoterebbe attorno al mercato delle sedie a rotelle, letti ortopedici ed altri ausili per disabili.
Ma l'indagine non è circoscritta al Sulcis. I Carabinieri della Compagnia di Carbonia, coordinati dal capitano Giuseppe Licari, hanno infatti raggiunto anche Cagliari ed altri centri dell'Isola, scoprendo un giro di regali e benefit assicurati a medici in cambio di “consigli pilotati” ai pazienti, che venivano indirizzati in alcune rivendite di sedie a rotelle. Inoltre, secondo quanto emerso dai primi accertamenti, le attività finite nel mirino della Procura facevano anche affari d'oro: gli ausili per disabili sono già costosi (tutti pagati dal Sistema Sanitario Nazionale), ma i militari avrebbero scoperto che venivano anche prescritti optional non necessari, che facevano lievitare il prezzo.
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