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A.B. 4 agosto 2016
Patto con il Governo: due milioni per le infrastrutture
Oltre 2milioni di euro di risorse nell´Isola per strade, porti e piano idrogeologico. «Risposte per superare il gap infrastrutturale», sottolinea il presidente della Regione Francesco Pigliaru


CAGLIARI - «Quello di oggi è il primo di una serie di incontri di approfondimento sui singoli punti del Patto che abbiamo firmato con il Governo e che porterà in Sardegna quasi 3miliardi di euro. Cominciamo con le infrastrutture e proseguiremo con gli altri temi. Vogliamo spiegare in modo molto chiaro quali risorse sono destinate a realizzare cosa e con quali tempi». Con queste parole il presidente della Regione Autonoma della Sardegna Francesco Pigliaru ha aperto questa mattina (giovedì) a Villa Devoto la conferenza stampa condivisa con l’assessore regionale dei Lavori Pubblici Paolo Maninchedda e dedicata agli interventi infrastrutturali. «Il Patto, al quale si è lavorato con grande impegno e in stretta collaborazione con il Governo, è un passaggio fondamentale per la legislatura e per la Sardegna», ha spiegato Pigliaru.

«Come si è detto, conta due componenti: le risorse statali ordinarie, ma programmate in modo da rispondere alle reali esigenze dei territori, e fondi straordinari, aggiuntivi, destinati a mitigare gli svantaggi dati dalla condizione di insularità. Per la prima volta ne abbiamo calcolato i costi e, nello stesso tempo, individuato soluzioni. Il Patto contiene le risposte alle nostre richieste, il riconoscimento operativo completo da parte del Governo, e mette in campo risorse importanti che dobbiamo spendere bene, ottenendo risultati concreti nei tempi stabiliti. Tra noi e Palazzo Chigi è stato costituito il comitato di gestione del Patto: Regione e Governo si controlleranno a vicenda e ci sarà un monitoraggio costante». Presentando il tema della giornata, Francesco Pigliaru ha ricordato come la mobilità interna, insieme a continuità territoriale e metano, sia uno dei pilastri dell’accordo. «La discontinuità geografica ha tenuto la Sardegna fuori da ogni network. Per questo è sempre stata trattata con meno attenzione rispetto ad altri territori, accumulando un gap infrastrutturale non più sostenibile. Il Patto dà risposte anche a questo».

Per strade, porti, sistemi idrici e mitigazione del rischio idrogeologico, sommando le risorse del Patto a quelle dei contratti Anas e della Cabina di Regia, si arriva ad oltre 2miliardi di euro. Per colmare lo storico deficit infrastrutturale, la Sardegna può contare su 1,443miliardi di euro in più a carico dello Stato e su 557,92milioni di euro di risorse del Fondo di sviluppo e coesione, previsti nella quota del 12,6percento del Fondo assegnato alla Regione. «Abbiamo tre portafogli diversi, uno della Sardegna, uno dell’Anas e l’altro del Governo con la Cabina di regia – spiega Maninchedda - Con questi tre diversi portafogli lo Stato finanzia le grandi opere di competenza dello Stato e noi finanziamo le nostre. Prima non accadeva così, basta pensare alla Sassari-Olbia, che con i suoi oltre 900milioni ha quasi consumato l'intero importo del Fsc regionale disponibile. La Sardegna finora è stata molto trascurata e penalizzata finanziariamente. Noi, con questo accordo, iniziamo a rimettere ordine. Ora serve una gara di efficienza, dovranno essere accelerati progettazione e appalto delle opere. Sono sicuro che la Sardegna, riuscirà a spendere tutte le risorse che le sono state assegnate».

Per le strade ci sono 162milioni di euro del Fsc, 512 della Cabina di regia più 931,026milioni di euro inseriti nel contratto di programma dell'Anas fino al 2020, per un totale di un miliardo e 700mila euro. 345,92milioni vanno ai sistemi idrici ed agli interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico: sono previsti per esempio interventi di messa in sicurezza di una cinquantina di dighe per aumentare la capacità d'invaso e per il collegamento Tirso-Flumendosa quarto lotto per la connessione col Sulcis-Iglesiente (59milioni). Infine, 50milioni serviranno a riqualificare e ad ampliare i porti principali della Sardegna compresi i porti turistici, a cominciare da quelli del Sulcis fino ad Alghero ed a La Maddalena. Fra gli interventi sulle strade, ci sono il tratto nord della circonvallazione di Olbia per collegare la Sassari-Olbia con la Strada Statale 125-133 bis Olbia-Palau (90milioni, di cui 11,8 del Fsc); l'eliminazione degli svincoli a raso sulla Strada Statale 554, 30milioni più 80 a carico dello Stato per il collegamento fra l'attuale e la nuova 554, mentre a carico dell’Anas ci sono 128,4milioni di euro per l'adeguamento del secondo lotto; la messa in sicurezza della Sassari-Olbia (dal chilometro 192,500 al chilometro 209,5) con 20milioni del Fsc a cui si aggiungono 280milioni per completare l'ultimo tratto della Statale 131 tra l'innesto della nuova strada e l'abitato di Sassari.

Nella foto: il presidente della Regione Francesco Pigliaru
7:12
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