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Mariangela Pala 30 luglio 2016
Caos rifiuti: all’esame di Ambiente 2.0 le richieste dei condomini
Ancora perplessità sulla nuova modalità di raccolta dei rifiuti in particolare nei condomini di maggiori dimensioni.Botta e risposta tra il consigliere Tellini e l´assessore all´ambiente Biancu


PORTO TORRES - Ancora perplessità sulla nuova modalità di raccolta dei rifiuti in particolare nei condomini di maggiori dimensioni. Molti i residenti che si chiedono come mai nessuno sino ad ora abbia saputo rispondere ad una semplice domanda, ovvero dimostrare, con dati alla mano, che il trasporto dei cassonetti e dei sacchi contenenti i rifiuti differenziati dal fabbricato condominiale alla pubblica via, a spese dei residenti, determini un aumento della ‘differenziata”.

Il Comune «si vanta di aver liberato la città dai cassonetti e dalle piazzole di raccolta, ma poi vuole obbligare i cittadini a loro spese a posizionare i rifiuti sulle strade e sui marciapiedi pubblici», sostengono alcuni residenti. La questione sulla raccolta condominiale è stata sollevata in consiglio comunale, nella seduta di venerdì scorso, dal consigliere sardista Davide Tellini, che ribadisce «sulla distribuzione dei contenitori la gente è disorientata, soprattutto chi abita nei condomini».

Il Regolamento per la gestione dei rifiuti, approvato nel 2014 dal Consiglio comunale parla chiaro: l’articolo 19 indica che per gli edifici condominiali con oltre 20 appartamenti, la raccolta sarà del tipo condominale e verrà effettuata preferibilmente in spazi interni al condominio, scelti dallo stesso in modo da garantire il rispetto delle condizioni igienico-sanitarie, ove dovrà essere garantito l’accesso al soggetto gestore nei normali orari di raccolta. «In questi casi dovrà essere garantito uno spazio circostante idoneo per la manovra degli automezzi del servizio, in particolare evitando il parcheggio di veicoli a fianco o in prossimità dei contenitori», ha sottolineato Tellini.

Una procedura da comunicare ai cittadini, secondo il consigliere, attraverso un comunicato stampa che la stessa amministrazione dovrebbe diramare «alla luce anche di alcune iniziative private che nulla hanno a che vedere con il regolamento comunale ovvero la compilazione e il deposito all'ufficio di protocollo di un format di rinuncia per la raccolta condominiale da parte dei cittadini». Una procedura non prevista che sta disorientando molti residenti. «Non è la ditta che sta inoltrando queste richieste – ribatte l’assessore all’ambiente Cristina Biancu - ma si tratta di un’iniziativa privata dei cittadini che stanno presentando richieste tra le più disparate. La maggior parte dei condomini chiedono i kit singoli ma vi sono richieste differenti come quelli che non hanno spazi e chiedono i bidoni condominiali».

L’assessore assicura che la ditta Ambiente 2.0 sta valutando caso per caso le diverse segnalazioni per addivenire ad una soluzione. «Per quanto riguarda la consegna dei kit agli anziani – aggiunge Biancu – l’azienda sta provvedendo a consegnarli a domicilio». Il sindaco Sean Wheeler in occasione della seduta del Consiglio ha comunicato all’assemblea la stipulazione di una convenzione con un associazione regionale di tutela, prevenzione e protezione ambientale, «perché vogliamo che l’aspetto di Porto Torres soprattutto nelle zone marginali e anche dentro la città sia più decoroso e non ci sia abbandono di rifiuti come spesso accade». L’associazione coadiuverà l’amministrazione nel monitoraggio e nella tutela ambientale del territorio. Inoltre «nei prossimi giorni grazie all’autorizzazione dell’Autorità portuale - promette il sindaco – si procederà allo spostamento della posidonia dalla spiaggia dell Scogliolungo».
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