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A.B. 29 luglio 2016
Pili, low cost: ripartire dal modello-Alghero
La Commissione Europea condanna Cagliari ed Olbia e conferma la validità dei contributi co-marketing avviati nel 2002 dalla Presidenza Pili. «Pronti alla mobilitazione contro la privatizzazione degli aeroporti che porta a scomparsa low cost», dichiara l´ex presidente della Regione Sardegna Mauro Pili


ALGHERO - «Il metodo Alghero per lo sviluppo dei voli low cost avviato dalla mia Giunta nel 2002 è l’unico legittimato dalla Commissione Europea per far ripartire lo sviluppo turistico in Sardegna. La sentenza/decisione di poco fa della Commissione Europea conferma quanto già detto nella decisione del 2015: si possono finanziare i voli low cost solo a condizione che l’aeroporto sia pubblico e che venga rispettato il metodo dell’operatore economico di mercato. L’unico aeroporto fatto salvo dalla condanna è, dunque, quello di Alghero. La condanna di Cagliari e Olbia è la conferma del pasticcio del 2010 con una legge malsana approvata dal Consiglio Regionale che ha portato a questa condanna. La Commissione Europea ha bocciato radicalmente la Legge 10 del 2010 e il metodo di finanziamento dei voli low cost messo in campo dalla Giunta Cappellacci (Deiana consulente) e conferma la validità totale e la legittimità del finanziamento alle low cost dell'aeroporto di Alghero (avviato Presidenza Pili). Tutto questo conferma non solo che avevo ragione su tutta la linea, ma mi consente di ribadire con forza che l'aeroporto di Alghero deve restare a tutti i costi pubblico per evitare che diventi una landa desolata. In questo caso lo stesso discorso vale per Cagliari che deve diventare pubblico a tutti gli effetti e non finire in mani private. Ribadisco l’urgenza di una società di gestione pubblica per tutti gli aeroporti sardi, unica strada possibile per evitare di far morire per sempre i voli low cost in Sardegna che tanto sviluppo hanno generato in termini economici e occupazionali».

Lo ha appena detto il deputato sardo di Unidos Mauro Pili, che da presidente della Regione Autonoma della Sardegna aveva sottoscritto l’accordo strategico decennale con la Ryanair per lo sviluppo dei voli low cost in Sardegna. La Commissione Europea, con la decisione odierna [LEGGI] ha di fatto confermato che il modello Alghero voluto da Pili è l’unico legittimato ad operare per i voli low cost. «E' confermato, infatti, che il contributo co-marketing all'aeroporto di Alghero è legittimo per due ragioni: ha rispetto i parametri dell'operatore di mercato e si trattava di un aeroporto pubblico. Risulta fallimentare e illegittima la linea della GiuntA Cappellacci-Deiana che hanno introdotto una demenziale Legge 10/2010 che ha portato a questa condanna. Già nel 2010 avevo chiesto a gran voce, e in solitudine, di cancellare quella norma nefasta, senza essere ascoltato da incapaci e incompetenti. Ora bisogna far ripartire immediatamente l'aeroporto di Alghero in base alle procedure dichiarate legittime dalla Commissione Europea e salvare subito Cagliari che rischia di perdere centinaia di migliaia di passeggeri proprio perché risulta essere un aeroporto privato».

«Continuare questa vergognosa privatizzazione di Alghero e Cagliari – prosegue Pili - significa cancellare uno strumento pubblico di sviluppo e mettere in ginocchio per sempre il turismo della Sardegna. Nelle prossime ore avvieremo una campagna di mobilitazione popolare per non svendere gli aeroporti sardi a tutela dello sviluppo economico e della ripresa dei voli low cost in Sardegna. L’Isola non può e non deve perdere l’opportunità di crescita che ha generato ricchezza sia nei poli aeroportuali che nell’entroterra della regione. E’ fin troppo evidente che tale disastro economico ha nomi e cognomi e questo assessore regionale, prima consulente del Centrodestra ed ora a servizio della Sinistra, ne è il massimo responsabile. Continuare a perdere tempo significa devastare la Sardegna con scelte gravi e nefaste. Il contributo co-marketing nel rispetto del metodo economico e dell’aeroporto avviato dalla mia giunta nel 2002 resta l’unico possibile, qualsiasi altra scelta è funzionale a rendere la Sardegna una landa desolata al servizio delle speculazioni di amici e amichetti a partire dall’Alitalia. Tutto questo – ha concluso Mauro Pili - deve essere fermato in ogni modo».

Nella foto: il deputato Mauro Pili
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