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A.B. 23 luglio 2016
Pigliaru alla serata di memoria di Regeni e Cogodi
«Necessario sostenere la democrazia ed i diritti», ha dichiarato il presidente della Regione Autonoma della Sardegna, intervenuto ieri sera nella sede della Fondazione Sardegna, a Cagliari


CAGLIARI – Ieri sera (venerdì), il presidente della Regione Autonoma della Sardegna Francesco Pigliaru è intervenuto nella sede della Fondazione Sardegna, a Cagliari, ad una serata dedicata al tema delle sparizioni forzate come strumento di repressione di ogni opposizione politica. L’iniziativa, organizzata dal Comitato Sardo “Verità e Giustizia per Giulio Regeni”, ha ricordato la storia del giovane ricercatore italiano ucciso in Egitto in circostanze mai chiarite, tragica vicenda che ancora attende verità. Secondo molti osservatori internazionali, nel paese nordafricano si starebbe verificando in questo periodo un fenomeno di sparizioni di massa che ricorda in modo preoccupante i tragici precedenti dell’Argentina e delle dittature sudamericane degli Anni Settanta.

Attraverso questo collegamento, la serata si è conclusa con un omaggio alla figura di Luigi Cogodi, ad un anno esatto dalla scomparsa. Strenuo difensore dei diritti civili, da uomo politico e da avvocato, Cogodi fu legale di parte civile nel celebre processo “Mastinu-Marras”, che si concluse con la condanna, prima in Italia e poi in Argentina, dei mandanti e degli esecutori del sequestro, della tortura e dell'uccisione di due giovani emigrati sardi, Mario Marras e Martino Mastinu, sindacalisti nei cantieri navali di Buenos Aires e vittime del regime golpista degli Anni Settanta. Due vicende che, attraverso sparizioni forzate ed eroi civili che si battono per la verità, si assomigliano in maniera inquietante.

Nel suo intervento, Francesco Pigliaru si è soffermato sul ruolo e le responsabilità delle Istituzioni, spiegando come la loro qualità sia alla base di quella pace di quel benessere di cui il Mediterraneo oggi ha estremamente bisogno. «Servono Istituzioni democratiche e inclusive, insieme a un'istruzione diffusa e di qualità - ha sottolineato il governatore della Sardegna - Bisogna sostenere il lavoro di Paesi come la Tunisia, che con grande impegno costruiscono un percorso democratico difficile. Alle Istituzioni di cattiva qualità non bisogna fare sconti - ha concluso il presidente Pigliaru - perché poi si finisce per pagare tutti un prezzo altissimo».

Nella foto: un momento dell'incontro
26/3/2024
«Usare la “cerimonia della campanella” per il passaggio di consegne tra il presidente uscente della Regione e quello eletto a me sembra una cosa mortificante». Non usa mezzi termini l´ex presidente Francesco Pigliaru


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