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Oristano NewsnotiziesardegnaPoliticaIncendi › «Incendi, campagna regionale fallimentare»
A.B. 22 luglio 2016
«Incendi, campagna regionale fallimentare»
«La Giunta riferisca in Consiglio Regionale», è la richiesta del capogruppo dei Riformatori Sardi–Liberaldemocratici Attilio Dedoni


CAGLIARI - «La Sardegna non può continuare ad assistere inerme al fallimento della campagna antincendi programmata dalla Giunta Regionale. I roghi stanno distruggendo i nostri territori e la Regione sembra non voler muovere un dito per rimettere in carreggiata una macchina che ha ampiamente dimostrato di non funzionare. Da tempo abbiamo chiesto che l’Esecutivo si presenti in Aula per riferire sulle numerose inefficienze che si stanno riscontrando nella lotta agli incendi estivi, ma chi è responsabile per ciò che sta accadendo si rifiuta di dare risposte alle preoccupazioni dei sardi davanti a una delle stagioni più disastrose degli ultimi anni», dichiara il capogruppo dei Riformatori Sardi–Liberaldemocratici in Consiglio Regionale Attilio Dedoni.

«L’estate 2016 non è diversa da tutte quelle che l’hanno preceduta: temperature alte, venti forti e l’opera incessante degli incendiari (loro sì, esempio di efficienza nel portare a compimento il loro disegno criminale) sono una costante delle estati sarde», sottolinea Dedoni. «Eppure, come dimostrano anche i devastanti roghi degli ultimi due giorni, mai come quest’anno la macchina regionale dell’antincendio si mostra impreparata, sempre in ritardo e inadatta ad affrontare delle emergenze che tali non sono, perché purtroppo nell’Isola si tratta dell’ordinaria amministrazione. Organici insufficienti, mezzi inadeguati, investimenti irrisori, sottovalutazione dei pericoli e scarsa prevenzione: tutti questi aspetti convergono su chi ha una responsabilità diretta nella programmazione e nella gestione della campagna antincendi. Non siamo davanti a una serie di tragiche fatalità: si tratta di eventi facilmente prevedibili e la Giunta aveva e ha tutte le informazioni per attrezzarsi adeguatamente».

«I casi sono due: o si è scelto, per un cinico calcolo ragionieristico, di risparmiare sulla pelle dei sardi, oppure c’è stata un’incapacità nel programmare la lotta ai roghi», conclude il capogruppo. «In ogni caso, le responsabilità sono evidenti. Per questo, chiediamo ancora che l’esecutivo si presenti in Consiglio per riferire su quanto si è sbagliato finora, su cosa si sta facendo per rimediare ed entro quanto tempo si riuscirà a porre rimedio agli errori e a dare una risposta puntuale ed efficace ai sardi assediati dal fuoco. Se questo non è possibile, è bene che chi ne ha la responsabilità diretta tragga le conclusioni del caso e si faccia da parte, prima che i danni all’ambiente, al territorio, alle persone e alle imprese diventino troppo estesi e irreparabili».


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