Nel giro di qualche settimana la rete sarà costituita dai presidi di soccorso e in totale da 11 defibrillatori posizionati in punti strategici della città e delle frazioni
ORISTANO - Con l’entrata in funzione dei primi due presidi di soccorso dotati di defibrillatore semiautomatico e di operatori in grado di utilizzarli e di gestire le prime fasi delle emergenze da arresto cardiaco, prende il via oggi il progetto del Comune di Oristano e dell’Azienda sanitaria locale 5 “Oristano ci sta a cuORe”. Nel giro di qualche settimana la rete sarà costituita dai presidi di soccorso e in totale da 11 defibrillatori posizionati in punti strategici della città e delle frazioni: piazza Roma, viale Repubblica, Sacro Cuore, Torangius, in Comune nella sede di Palazzo degli Scolopi in piazza Eleonora, nelle frazioni di Donigala, Massama, Nuraxinieddu, Silì e Torre Grande ed uno in dotazione alla Polizia locale, presso il Comando di via Carmine.
A garantire il funzionamento dei defibrillatori un gruppo di una quarantina di volontari e potenziali utilizzatori che hanno seguito un corso di formazione tenuto dalla ASL 5 e conseguito l’abilitazione al loro utilizzo. La morte cardiaca improvvisa, detta anche arresto cardiaco, è la situazione in cui il cuore improvvisamente e senza preavviso si ferma e il sangue non viene più pompato nel resto del corpo.
Nei paesi occidentali l’incidenza annua di questo fenomeno è di circa 1 caso ogni 1000 abitanti. In Italia si contano circa 50 mila decessi all’anno, in particolare tra i 45 e i 65 anni. Tra gli obiettivi del progetto anche la sensibilizzazione dell’opinione pubblica e la diffusione nella popolazione della cultura del primo soccorso, ma anche il coinvolgimento delle associazioni sportive e degli operatori economici presenti sul territorio comunale per reperire risorse aggiuntive per aumentare il numero di presidi di soccorso a disposizione dei cittadini integrando quelle già presenti sul territorio.
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