L´appuntamento è per domani sera, con “La Prima Guerra Mondiale e la Sardegna”, i fatti drammatici del 1914-18 raccontati da chi li ha vissuti nell´Isola, nel testo teatrale originale di Piero Marcialis, con Rita Atzeri, Salvatore Cubeddu e Mario Faticoni
BONARCADO - Proseguono le anteprime del Cabudanne de sos poetas, in attesa delle 12esima edizione del festival di poesia tra i più importanti della Sardegna, che prenderà il via nei primi giorni di settembre. Dopo la lettura di Franc Ducros del modo in cui i poeti e scrittori francesi raccontarono le esperienze sanguinose del periodo 1914-18, si rifletterà stavolta su ciò che la Prima Guerra Mondiale ha significato per la Sardegna.
Domani, venerdì 22 luglio, alle ore 21, l'appuntamento è a Bonarcado, il piccolo e suggestivo paese collocato ai piedi del Montiferru, nell'oasi naturale di olivi secolari S'Ortu Mannu (con ingresso libero). Tema centrale di questo secondo incontro, la poesia e la letteratura sarda, che si confrontano con il massacro di vite umane della Grande Guerra, viste attraverso la produzione teatrale originale tratta dal testo di Piero Marcialis “La Prima Guerra Mondiale e la Sardegna”, interpretato da alcuni degli attori tra i più stimati dell'Isola, come lo stesso Marcialis, Rita Atzeri e Mario Faticoni.
Importante il contributo dello studioso specializzato in studi sardi Salvatore Cubeddu. Seguirà un dibattito intorno alle vicende dolorose che hanno segnato la storia dell'Isola, anche attraverso alcune testimonianze di chi ha vissuto quegli anni tragici. A condurre il confronto, Mario Cubeddu, presidente dell'associazione Perda Sonadora. Previsti gli interventi di Salvatore Cubeddu e Piero Marcialis, scrittore, regista, attore ed autore di testi teatrali.