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A.B. 20 luglio 2016
Fauna selvatica, allarme nel nord Sardegna
«Dalla politica servono interventi immediati», dichiarano i vertici di Coldiretti Sassari e Gallura. Cresce la rabbia del mondo agricolo, la fauna selvatica continua a provocare ingenti danni e gli imprenditori sono esasperati. La Coldiretti chiede con forza la riforma dell’attuale disciplina


SASSARI - Il numero delle segnalazioni legate al problema della fauna selvatica è in costante crescita ed in tutti gli uffici Coldiretti del nord Sardegna si susseguono le telefonate degli imprenditori agricoli esasperati dall’assenza di contromisure adeguate. Si tratta di un problema trasversale, che colpisce tutti i settori dell’economia agricola, dall’allevamento fino alla pesca, e che durante il periodo estivo coinvolge anche le aree turistiche costiere.

Il problema della fauna selvatica è avvertito non solo nel nord Sardegna, ma in tutto il territorio nazionale. Da una recente analisi della Coldiretti, diffusa in occasione della manifestazione di protesta degli agricoltori e degli allevatori di Ancona, che hanno manifestato con l'hashtag “#bastacinghiali”, è emerso che i cinghiali presenti siano più di un milione, con una diffusione che ormai si estende dalle campagne alle città. «Negli ultimi dieci anni – sottolinea la Coldiretti - il numero dei cinghiali presenti in Italia è raddoppiato passando dai 500mila del 2006 al milione del 2015».Per cercare di aumentare le tutele a vantaggio degli agricoltori, la Coldiretti Sassari e Gallura ricorda a tutti gli associati l’importanza della denuncia, passaggio necessario per poter richiedere in un secondo momento l’abbattimento degli animali pericolosi.

«La proliferazione senza controllo della fauna selvatica sul territorio nazionale – afferma Ermanno Mazzetti, direttore della Coldiretti Sassari e Gallura – mette a rischio la sicurezza nelle aree rurali e nelle aree urbane. La presenza così massiccia di cinghiali e degli altri animali sta causando la distruzione dei raccolti agricoli, lo sterminano degli animali allevati e un numero crescente di incidenti stradali, per un danno totale stimato attorno ai 100milioni di euro. Non si tratta di una mera questione di risarcimenti, ma è diventato un fatto di sicurezza delle persone e della vita nelle campagne. La nostra federazione si unisce alla richiesta avanzata dalla Coldiretti – conclude Mazzetti – e chiede con forza la stesura di una riforma della disciplina che garantisca l’indispensabile sopravvivenza delle aziende agricole, lo snellimento della burocrazia e la tutela del reddito a fronte di procedure certe per il risarcimento dei danni».
27/3/2024
Una buona notizia che arriva dopo le recenti segnalazioni da parte di Anbi Sardegna, del Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale e di Coldiretti Sardegna che avevano denunciato lo sversamento a mare dell’acqua del Tirso, diga che aveva superato il limite di guardia, con il conseguente spreco della preziosa risorsa


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