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Oristano NewsnotiziealgheroOpinioniCosteSentenza europea non favorevole, ma...
Fabio Fois 15 luglio 2016
L'opinione di Fabio Fois
Sentenza europea non favorevole, ma...


E’ giusto sottolineare che anche la sentenza della Corte Europea per le concessioni demaniali sia un’altra sconfitta per l’Italia ormai governata da Bruxelles, però è anche vero dire che la sentenza non annulla la proroga sino al 31 dicembre 2020, perchè spetta al giudice nazionale stabilire se le nostre concessioni non siano state assegnate con evidenza pubblica. Tengo a precisare che tutte le concessioni demaniali italiane sono state assegnate attraverso tale procedura e se in Italia non ci siano altre risorse demaniali da mettere in evidenza pubblica. A tal proposito voglio ricordare che solo il 30percento delle risorse demaniali sono date in concessione e tutte con evidenza pubblica.

Come Sindacato, pensiamo sia giunto il momento per l'Italia di dotarsi di una seria legge di riforma dell'uso del demanio. In questi giorni al Parlamento se ne stanno gettando i principi fondanti attraverso una delega al Governo. Occorre dare concretezza a questi principi e occorre farlo in tempi brevi. Non ci sono più motivi per ritardare l'avvio della riforma e di farlo con il contributo determinante delle Regioni e delle rappresentanze delle imprese. Le 30mila imprese che operano sul demanio lo chiedono da anni e aspettano da tempo di poter rilanciare gli investimenti e alzare ulteriormente la qualità e la quantità dei servizi nel rispetto di una tradizione e di una specificità che ha fatto del comparto balneare una delle punte di diamante del turismo italiano e che chiedono con forza gli sia riconosciuta.

Inoltre, la Regione Sardegna deve fare qualcosa in più per tutelare gli imprenditori demaniali sardi, se oltre al disastro turistico del nostro territorio (aeroporto) si dovesse aggiungere anche il limite dei novanta giorni di apertura per le strutture balneari sarebbe un disastro totale. Credo sia impossibile che le Amministrazioni possano redigere un Pul, senza creare disagi per le aziende, entro il 31 dicembre 2016. Bisogna avere il coraggio di modificare la legge 8 del 2015.

* presidente Sib-Confcommercio nord ovest Sardegna
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