A.B.
7 luglio 2016
«Annata disastrosa per le colture cerealicole»
«Subito il riconoscimento dello stato di calamità naturale», chiedono i vertici della Coldiretti Cagliari
CAGLIARI - La stagione agraria di quest’anno è stata pessima dal punto di vista meteorologico per le campagne. Prima l’autunno e l’inverno e poi la primavera si sono contraddistinte per le poche precipitazioni che hanno compromesso le produzioni cerealicole-foraggere, in articolare nel basso Campidano e Parteolla.
Due dati bastano per certificare l’annata. Dicembre e gennaio sono passati alla storia come i più bollenti e meno piovosi da 215 anni: si sono registrate il 91percento delle precipitazioni in meno rispetto alla media ed un gennaio in cui sono caduti gli stessi millimetri di pioggia di agosto. «Le aziende cerealicole sono in forte difficoltà – spiega il presidente di Coldiretti Cagliari Efisio Perra – perchè le produzioni, sia di grano che di foraggio, sono state inferiori del 50percento rispetto alle aspettative, ed in molti casi non sono riusciti a ripagare neppure le spese di mietitura».
Secondo Coldiretti Cagliari, ci sono le condizioni per il riconoscimento dello stato di calamità naturale per le colture cerealicole foraggere. Per questo hanno inviato una lettera ai sindaci dei Comuni più colpiti dalla siccità nel basso Campidano e Parteolla, anche se con l’ausilio degli uffici e dei soci si stanno raccogliendo i dati anche in altri territori. «Stiamo coinvolgendo le amministrazioni comunali, che sappiamo essere sempre in prima linea e sensibili alle problematiche dei loro concittadini - evidenzia il direttore di Coldiretti Cagliari Vito Tizzano - affinchè si avviino le procedure per il riconoscimento dello stato di calamità naturale».
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