A.B.
30 giugno 2016
SportInsieme a Macomer
Presente alla manifestazione anche il tennistavolo paralimpico per rilanciare la disciplina nel Marghine
MACOMER - Fitet e Cip isolani lavorano assieme con tante ambizioni anche nelle zone più decentrate. L’esempio è di qualche giorno fa, quando a Macomer si è assistito alla più semplice e pura propensione allo sport con differenti sfumature: l’approccio alla stessa disciplina da parte di praticanti normodotati e persone con disabilità. Un gioco di movimenti e tattiche differenti che portano ad uno stesso risultato: migliorare per se stessi e per la propria squadra di appartenenza. Nel centro propulsore del Marghine, il Tennistavolo era radicato sino a pochi anni fa, ora si cerca il rilancio grazie ai residenti come Maurizio Muzzu, pongista di lunga data che pur di restare in contatto col movimento, presta la sua professionalità alla società algherese Il Cancello, nel campionato nazionale di serie C1.
Le sue testimonianze sono utili a capire cosa abbia rappresentato l’iniziativa di Tottuparis all’intera comunità macomerese. «Il tutto è nato grazie all’unione di intenti da parte del Comitato Regionale Paralimpico e quello della Fitet. E a questo proposito c’è stata un’ulteriore sinergia tra il Tennistavolo Norbello e quelli che erano i soci del Ssd Tennistavolo Macomer. Abbiamo accettato molto volentieri l'invito della locale Tottuparis. un’associazione sportivo-culturale no profit che promuove iniziative a favore delle persone con disabilità per garantire un coinvolgimento pieno e partecipato nella vita di tutti i giorni».
Nella struttura del rione Scalarba, che racchiude due campi da tennis, sono state ricavate due aree di gioco dove gli aspiranti atleti paralimpici e quelli normodotati si sono impegnati a fondo nelle varie discipline. Infatti, oltre al tennistavolo, c’era spazio per atletica, ippoterapia, judo, karate, tiro con l’arco, calcio a 5, tennis e bocce. Presente il presidente Fitet Sardegna Simone Carrucciu che ha elogiato ed apprezzato l'iniziativa. «L’evento ha destato entusiasmo e curiosità da parte di tutti gli astanti grazie soprattutto alla possibilità di partecipare attivamente all'evento, giocando sia con l'istruttore Salvatore Scotto, sia con gli atleti che si sono resi disponibili. Infatti oltre al tecnico del Tennistavolo Norbello c’erano anche altri suoi compagni di scuderia: il nigeriano Gbenga Kayode, il mio conterraneo Antonello Ledda, e l’intera serie A paralimpica con Mauro Mereu, Francesco Sanna e Daniel Catalin. A turno hanno fatto vedere il loro valore. Anche fuori dal campo, discutendo della loro esperienza con i più curiosi».
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