Azioni Sogeaal a valori da fallimento

Scatenare polemiche, anche strumentali, sul convegno del PD sui trasporti non appare utile al perseguimento del vero obiettivo del momento: che è quello di individuare un percorso operativo che porti al salvataggio della SoGeAAl, società di gestione dell'aeroporto di Alghero, e, soprattutto, del traffico low-cost. Il presidente dell'ENAC Vito Riggio è stato chiaro. L'era degli stipendifici a carico della Regione sono finiti per tutti da diversi anni. Chi non si è attrezzato rischia molto. Stesso ragionamento per la gestione dei rapporti con le compagnie low-cost, che, se fatte crescere in modo spropositato, fino a raggiungere posizioni di fatto monopolistiche, espone, proprio come nel caso Alghero, a ricatti che oggi si rivelano in tutta la loro drammatica evidenza. Riggio si è chiesto, infatti, come sia stato possibile (attraverso una politica aziendale demenziale, aggiungiamo noi) che nel 2015 Ryanair abbia rappresentato il 71% del traffico aereo complessivo di Alghero.

Il fatto veramente grave è, però, che quanto affermato da Riggio era noto a tutti gli operatori del settore almeno dal 2010. Alghero, a differenza di tanti aeroporti minori (Trapani, Brindisi ecc), invece di perseguire la costituzione della rete degli aeroporti sardi ed una gestione economicamente sana della SoGeAAl, ha preferito mantenere la propria totale autonomia, gonfiando i dati con traffico low-cost a pagamento, per giustificare, in particolare, retribuzioni e prebende spropositate al menegement ed assunzioni clientelari a favore degli sponsor politici di turno. Il tutto nella ottusa convinzione che la Regione avrebbe coperto le spese. La Ryanair, in questo contesto, non fa altro che il proprio gioco imprenditoriale teso al massimo profitto. A Ryanair di Alghero non importa sostanzialmente nulla: quello che le importa è unicamente portare passeggeri negli aeroporti dove può guadagnare di più e in questi anni i soldi della Regione Sardegna sono stati chiaramente molto appetibili. In questa logica si spiega anche la richiesta di Ryanair dell'abolizione dell'aumento delle tasse aeroportuali in Sardegna. Che essa sia nient'altro che un pretesto è dimostrato dal fatto che lo stesso problema non è stato sollevato in nessun altro aeroporto d'Italia.

Quanto poi ai contributi regionali alle compagnie low-cost, i Riformatori ritengono che l'azione politica del Presidente Pigliaru e dell'assessore Deiana, sia stata del tutto insufficiente, viste le gravi conseguenze che si sono registrate a causa della mancata soluzione del problema. La normativa europea non impone alcun immobilismo e pertanto era, ed è, possibile predisporre un progetto credibile, nel rispetto delle regole, finalizzato a concedere legittimamente i contributi co-marketing alle compagnie low-cost. Né si registra una qualche azione positiva e decisiva della SoGeAAl. Anzi, su questo fronte immobilismo totale. Non appare del tutto infondata, a questo punto, l'ipotesi da più parti avanzata, di un preciso disegno delle parti in causa (perverso intreccio di politica e finanza?), inteso a deprezzare il valore delle quote SoGeAAl, poste in vendita, con ripetute proroghe, da oltre un anno dalla Regione. Viene seriamente il sospetto che gli incredibili e grossolani errori politici e strategici posti in essere dalla SoGeAAl e dal consulente/assessore regionale ai trasporti, On. Deiana, sembrerebbero non capitati per caso, ma razionalmente e consapevolmente tendenti a favorire l'acquisizione delle azioni SoGeAAl a valori da fallimento.

*segretario Riformatori Sardi Alghero, a nome del coordinamento cittadino