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Mariangela Pala 18 maggio 2016
Porto Torres: si del Consiglio al Piano protezione civile
Il comune di Porto Torres ora dispone di un Piano di Protezione civile. L’importante strumento è stato approvato all’unanimità dal Consiglio comunale nella seduta odierna


PORTO TORRES - Il comune di Porto Torres ora dispone di un Piano di Protezione civile. L’importante strumento è stato approvato all’unanimità dal Consiglio comunale nella seduta odierna. Il Piano rappresenta il coordinato delle misure da adottarsi in caso di calamità naturali o antropiche che comportino rischi per la pubblica incolumità e definisce i ruoli della struttura comunale preposta alla Protezione Civile Comunale in merito alle azioni di soccorso dirette a tutelare la vita dei cittadini, dell'ambiente e dei beni.
E' inoltre lo strumento che contiene gli elementi organizzativi relativi alla operatività delle strutture comunali e del sistema di preparazione della Protezione civile in caso di emergenza.

Il provvedimento è stato illustrato in aula dall’architetto Piero Capello, alla presenza del Comandante della polizia locale, Katia Onida. Due le strutture che integrano il Piano di cui si avvale il sindaco: il Centro operativo comunale «convocato nel momento del bisogno con funzioni specifiche di supporto al sindaco che è il diretto responsabile delle attività assunte» ha detto il comandate Onida, e il Comitato di protezione civile «che agisce in tempo di pace per aiutare il sindaco a svolgere le funzioni dirette a prevenire le calamità e trovare dei moduli di comunicazione con la scuola, oltre agli investimenti necessari per attivare il sistema».

La redazione del piano è stata articolata attraverso l’organizzazione della struttura che si occupa di protezione civile con il coinvolgimento di un gruppo di persone, impiegati del comune, compreso il volontariato che collabora all’attuazione delle attività di prevenzione. «La fase decisionale e delle responsabilità è sempre in capo al sindaco ma si lavora in squadra – ha sottolineato l’architetto Capello – e tutta la struttura comunale è impegnata nella gestione delle emergenze ciascuna con la propria specializzazione». A gestire le emergenze, dunque, il sindaco la massima autorità locale di protezione civile con funzioni di coordinamento dei primi interventi di soccorso a favore della popolazione locale. Il primo cittadino dovrà convocare il Centro operativo comunale, da lui stesso presieduto, per mettere in campo tutte le azioni specifiche di coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alla popolazione, oltre ad attivare la Polizia locale che collabora con le forze dell’ordine nelle operazioni di evacuazione, vigilanza ed ordine pubblico, insieme con il supporto fondamentale del volontariato.

«Le procedure operative prevedono eventi con preavviso: rischio idraulico e idrogeologico e rischio incendi di interfaccia, oltre ad eventi senza preavviso: rischio industriale, di incidente improvviso e rischio incidenti a reti tecnologiche e vie di comunicazione», ha aggiunto Capello. Il prefetto di Sassari ha elaborato il Piano di emergenza esterna (Pee) dell’Area di sviluppo industriale di Porto Torres, da svolgere in sussidio con le altre strutture operative competenti, e il contributo del Comune alla gestione del Pee consiste nel gestire la comunicazione alla popolazione, eventualmente nell’evacuazione e ricovero al chiuso dei non residenti e di coloro che transitano nelle aree a rischio, e nel garantire il contributo del Coc e della polizia locale per la gestione dell’emergenza.

La redazione del Piano di protezione era stato avviato nel 2013 dalla precedente amministrazione. «Ora spetta alla parte politica dare gambe a questo strumento investendo giuste risorse e coinvolgendo le associazioni di volontariato», ha detto Davide Tellini, promotore del Piano di protezione civile.


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