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A.B. 18 aprile 2016
Chi salverà le rose: ecco il primo ciak ad Alghero
Sono iniziate questa mattina le riprese del film di Cesare Furesi prodotto dalla Corallo Film, che vedrà sul grande schermo attori del calibro di Carlo Delle Piane, Caterina Murino, Lando Buzzanca, Antonio Careddu e Guenda Goria, con la partecipazione straordinaria di Philippe Leroy


ALGHERO - Sono iniziate questa mattina (lunedì), ad Alghero, le riprese di “Chi salverà le rose”, il film di Cesare Furesi prodotto dalla Corallo Film, che vedrà sul grande schermo attori del calibro di Carlo Delle Piane [LEGGI] [LEGGI], Caterina Murino, Lando Buzzanca, Antonio Careddu [LEGGI] e Guenda Goria, con la partecipazione straordinaria di Philippe Leroy. C'è attesa per questo progetto (sia in città, sia negli ambienti artistici), che ha avuto una lunga gestazione dal 2013 [LEGGI] [LEGGI] [LEGGI] [LEGGI] [LEGGI] prima di arrivare al primo ciak.

«La cinematografia sarda – viene spiegato dagli ideatori della pellicola - stereotipata a torto o a ragione, ha sovente regalato l’immagine di un’isola culturalmente arretrata e ricondotta unicamente ad agricoltura e pastorizia. E’ stato rappresentato quasi sempre l’interno della Sardegna, dimenticando le coste e gli anfratti culturali di un territorio tra i più caratteristici e spettacolari al mondo. Ne aveva senz’altro consapevolezza Lina Wertmuller quando girò nel nostro mare un film diventato cult. Chi salverà le rose parla anche di mare, di spettacolari tramonti, di sabbia e di scogli. E’ ambientato dichiaratamente in Alghero, città spettacolare più volte vittima di predatori che non hanno dato identità alle inquadrature, le hanno rubate. Un tema delicato, quello affrontato dagli autori della storia (Cesare e Guido Furesi, Paola Mammini). Hanno rubato agli Avati il loro personaggio più celebre, l’Avvocato Santelia di Regalo di Natale. Il freddo e inquietante giocatore di poker, che in questa pellicola ci racconta un pezzetto della sua vita privata».

«Certo – proseguono - non mancano le carte che lo hanno accompagnato nel viaggio, ma scopriamo una quantità di sentimento che riesce a disarmare perfino gli amanti più coinvolti. L’amore, in questo caso, rivolto ad un indirizzo speciale, un uomo. Perché, non può avere nessun limite, non sarebbe amore. Film sardo fuori dagli schemi, un po' per tutto. Per il tema, per il cast, per la piccola produzione indipendente, la Corallo film, che lo sta mandando avanti. Per tutte le difficoltà incontrate nel percorso e per l'energia che il progetto riesce a generare. L'obbiettivo per noi che ci crediamo, per tutti i collaboratori, i tecnici e gli straordinari artisti, è salvare le rose. Il progetto ha come scopo anche quello di dare una maggiore visibilità al nord ovest di questa magnifica isola, con fulcro attorno alla cittadina catalana. Un mix di spettacoli paesaggistici e patrimoni storici accompagneranno la vita dei protagonisti del film, fondendo gli antichi valori con l’evoluzione culturale ed artistica del territorio del nord Sardegna e le meraviglie endemiche del territorio».

Nella foto: Cesare Furesi dietro le quinte


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